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Bob e io - Capitolo 6
Fecha: 11/03/2020, Categorías: Gays Masturbación Primera Vez Autor: aramis45, Fuente: xHamster
Capitolo 6, cosa avrà architettato Bob? Attendo i vostri commenti.Capitolo 6Quando la campana del pranzo suonò mi diressi rapidamente verso il luogo dove avrei incontrato Bob come concordato, il mio uccello cominciò a diventare duro mentre pensavo a cosa Bob avesse progettato. Quando arrivai mi guardai intorno ma non vidi Bob. Dove diavolo era? Alcuni minuti più tardi sentii aprirsi la porta posteriore dell’auditorium. Mi girai e vidi Bob che mi faceva segno di entrare.Entrai e Bob chiuse la porta dietro di me. Era buio come la pece lì dentro. Non riuscivo nemmeno a vedere la mia mano di fronte alla mia faccia. Mentre ero lì con la schiena appoggiata alla porta in attesa che i miei occhi si adattassero all’oscurità, sentii le labbra di Bob contro le mie. Fece scivolare la lingua nella mia bocca in attesa mentre io facevo lo stesso. Poi sentii le sue mani sfregare il mio inguine. Il mio cazzo rispose al suo tocco. Feci scivolare le mani sotto la sua camicia e cominciai a carezzare il suo liscio torace senza peli. Baciare nel buio sembrava accentuare i sensi, potevo sentire profumi che non avevo mai notato su Bob. Non sapevo se si trattasse di feromoni o di altro, ma sapevo che mi piaceva. Poi Bob staccò le labbra dalle mie, mi afferrò una mano e bisbigliò: “Andiamo!”Mi condusse nel buio a quella che sembrava l’altra estremità del palcoscenico. Non riuscivo ancora a vedere qualche cosa, così ero alla mercé del mio accompagnatore: “Dove mi stai portando?” Bisbigliai. “Sii ...
... paziente, amore e vedrai.” Poi ci fermammo, Bob aprì un’altra porta, mi fece entrare e la chiuse dietro di noi. Mi condusse in quello che sembrava un lungo corridoio. Bob doveva conoscere ogni centimetro dell’auditorium dato che faceva il corso di teatro. Poi superò un’altra porta. Doveva essere un magazzino perché mi condusse in mezzo quelli che sembravano grandi fogli di legno appoggiati uno all’altro. A quel punto ci fece abbassare su mani e ginocchia. “Attenzione alla testa” Disse. Strisciammo in uno spazio di circa un metro per un metro. Continuammo su mani e ginocchia per circa due metri. Quando strisciammo fuori dal nostro “tunnel d’amore” come lo chiamammo più tardi, Bob mi disse di aspettare.Alcuni secondi più tardi la “stanza” in cui eravamo fu riempita da un bagliore blu. Bobaveva acceso un faro scenico blu. Mi guardai intorno nella stanza, era di circa due metri per tre circondata da muri fatti di parti di vecchie scene. C’era un grosso materasso in un angolo (completo di biancheria da letto) ed un piccolo tavolo nell’angolo con in piccolo faro che emetteva la luce blu. La stanza aveva un odore di muffa, probabilmente non era stata mai aperta negli ultimi mesi.“Quando hai sistemato tutto questo, Bob?”“Sono venuto questa mattina presto e ho preparato questo per noi, l’insegnante di teatro mi ha dato la una chiave dell’auditorium l’anno scorso, quando mi occupavo delle scenico e non gliel’ho mai resa.”“Figo!” Risposi mentre lui si avvicinava e mi tirava per un braccio ...