Ma quanto sono troia? - Relatos Eróticos

Ma quanto sono troia?

... spesso li provocavo girando in mutande o nudo dopo aver fatto la doccia.Dario, quel ragazzone enorme e peloso col fisico da boscaiolo non me l'ero ancora fatto e non era uno che esternasse le sue fantasie nemmeno nascondendole sotto un tono scherzoso anzi, lui non parlava nemmeno quando si discuteva di figa.Arrivò il week end in cui Lamberto e Alberto sarebbero andati a casa e io sarei rimasto solo con Dario, sinceramente ero rimasto proprio perché speravo che succedesse qualcosa fra me e lui e pensavo che essere la troia di ogni uno all'insaputa degli altri fosse una cosa magnifica.Venne il sabato mattina, mi alzai prima di lui, andai in cucina in mutande e decisi di aspettare che si alzasse per fare colazione, mi sedetti sul divano ed accesi la televisione con il volume piuttosto alto proprio nella speranza di svegliarlo ed infatti non passò molto tempo prima che si aprsse la porta della sua stanza, uscì con addosso solo un paio di boxer, mi salutò con gli occhi ancora socchiusi infastiditi per la luce in soggiorno, si infilò una mano nelle mutande e si grattò energicamente tutto il pacco, andò in bagno e quando tornò si diresse verso il frigo per prendere qualcosa da mangiare."Aspetta" gli dissi, "preparo la colazione".Non disse niente, semplicemente col suo fare da montanaro si sedette a capotavola e si mise ad aspettare che gli servissi la colazione."Che figata alzarsi e farsi preparare la colazione da te, peccato che non sei una femmina altrimenti dopo la colazione ...

... sarebbe bello ricevere anche un bel pompino o farsi una bella scopata tanto per svuotarsi le palle" mi disse.Non aspettavo altro! Non potevo perdere quell'occasione così assunsi quell'atteggiamento scherzoso che permette di riparare ad eventuali dissensi sostenendo di aver detto qualcosa per gioco e gli risposi: "beh, non sono una femmina ma qualche volta mi è stato detto che ho un bel culo"."E' vero" rispose, "peccato che non credo tu sia tanto dell'idea di lasciarmelo usare"."Perché?" dissi, "tu lo useresti?"."Non sono mai andato con un maschio, ma se davvero tu me lo offrissi, perché no? Il cazzo non ha mica gli occhi, te lo infilo, sborro e magari dopo essere stato sverginato scopri anche che ti piace" mi disse.(Che tenero! pensava che fossi vergine!)A quel punto decisi di rincarare la dose e vuotare in parte il sacco così gli dissi che in passato avevo già provato a prenderlo nel culo ma non gli dissi i dettagli sulla regolarità con cui invece lo facevo.Lui scosse la testa poi disse: "non credevo che tu fossi gay, non sei nemmeno effeminato"."Che c'entra?" risposi, "non mi ritengo gay, la figa mi piace solo che ho voluto fare quelle esperienze e devo dirti che mi è anche piaciuto".La nostra conversazione venne interrotta dal campanello, mi infilai velocemente una maglietta e i pantaloni della tuta da ginnastica e andai ad aprire, era la nostra vicina, una bella ragazza, che chiedeva se per favore avessi potuto prestarle un po' di zucchero, non entrò nemmeno, glielo misi in ...